Patagonia in Vespa, con Lorenzo Franchini

Oggi vi presento un Vespista vero, una persona che la Vespa la vive e l’ha vissuta sul serio fino ai confini del mondo: Lorenzo Franchini. Cosa ha fatto? È andato fino in Patagonia in Vespa!

Un’avventura incredibile, una di quelle che cambiano la vita.  A dieci anni di distanza, Lorenzo Franchini ci racconta com’è andata e dove sta andando adesso.

giorgio-bettinelli-px

Lorenzo franchini

  • ''Ciao Lorenzo, grazie per la tua disponibilità. Andiamo subito al cuore dell’argomento… la Vespa! Raccontami tutto di lei!''

La mia ammiraglia è un P125X del 1981, battezzata Charley come omaggio a John Steinbeck, uno dei miei autori preferiti con il suo libro “In viaggio con Charley”.

Il viaggio in Patagonia è stato fatto quando Charley aveva già più di 70.000 km sulle spalle.

image_book

''Perché Vespa e non qualcos’altro…''

Ho iniziato a far strada su due ruote con il PX, acquistato a 19 anni con i primi stipendi. Qualche anno dopo acquistai una Honda XL600R (quella tutta rossa col serbatoio piccolo) e Charley rimase in garage per qualche anno. Con la Honda Andai più volte in Grecia e una volta fino nel cuore della Turchia. Quando mi sposai la Honda fu venduta e Charley da allora è tornato a essere il fedele compagno di chilometri e chilometri.

 

''Quali altri viaggi hai fatto su due ruote?''

Di questo livello solo questo, ma sia prima che successivamente a questa avventura ho fatto diversi giri in Europa toccando soprattutto le nazioni confinanti: Francia, Spagna, Germania (due volte all’Elefantentreffen), Austria, Rep. Ceca, Ungheria, Slovacchia, Croazia, Slovenia, Svizzera, e altri minori, sia in solitaria che in compagnia.

''Parliamo del viaggio: l’organizzazione, com’è andata, come vi siete mossi e quali le difficoltà?''

Non è facile raccontare un viaggio del genere in poche parole, ci è voluto oltre un anno per organizzare il viaggio, il tutto in autonomia senza agenzie di viaggio o altro.

In Vespa eravamo in 23 con due Land Rover di supporto indispensabili per il carburante al seguito nel tratto più remoto in bassa Patagonia.

Avevamo un nostro container attrezzato spedito via mare e grazie ai rapporti via Web con i vespisti di Buenos Aires abbiamo potuto allestire un campo base alla periferia della capitale argentina.

Il viaggio si è rivelato molto più impegnativo delle previsioni, abbiamo avuto ben due incidenti stradali di una certa gravità che dopo pochi giorni hanno messo in crisi la tabella di viaggio prevista.

Alla fine le difficoltà sono state una sorta di valore aggiunto a un’avventura che sarebbe stata epica comunque.

lorenzo-franchini-patagonia-in-px-collage

Per questo una volta rientrati mi sono messo a scrivere la cronaca dettagliata del viaggio, che ha poi visto la luce nelle librerie con il titolo “Hasta la fin del mundo… in Vespa!”, un libro che ha avuto una straordinaria accoglienza da parte degli appassionati di narrativa di viaggio, tanto che la prima edizione e la successiva ristampa sono andate esaurite.

Al momento, a causa di una vertenza legale con chi mi pubblicò il libro non risulta disponibile, ma visto che mi capita ancora con una certa frequenza di essere contattato da qualcuno interessato a leggermi mi sto impegnando nella ricerca di un nuovo editore.

Chi volesse informazioni riguardo al libro può far riferimento alla pagina Web ufficiale www.findelmundovespa.tk

lorenzo-franchini-patagonia-in-px-2

 

''Che consiglio daresti a chi volesse fare la tua stessa esperienza?''

La cosa fondamentale è la scelta del gruppo.

Amici affiatati che condividono la medesima passione.

Sarebbe stato un viaggio fantastico anche in solitaria, ma le dinamiche del viaggio in compagnia – a patto che la compagnia sia buona e fidata – riescono a colmare i momenti di vuoto e di stanca che inevitabilmente capitano viaggiando in solitaria.

Muoversi da soli, lontano dai punti di riferimento abituali: amici, famiglia, comodità, porta a volte a dover fare i conti con se stessi e non sempre è una cosa facile da sopportare ed ho grande rispetto per i viaggiatori che riescono a stare mesi o anni lontani da casa.

Questo è un limite del mio essere viaggiatore: sono troppo legato al mio quotidiano. Riesco a farne a meno se non si protraggono troppo a lungo.

Se devo stare lontano per parecchio tempo preferisco farlo in buona compagnia.

Cosa si deve SEMPRE avere in un viaggio così lungo?

Quaderno e penna. Per me prendere appunti in viaggio è parte essenziale del viaggiare, ancor di più del fare foto e filmati. Scrivere (e leggere) sono le mie passioni, e trovo fantastico poter condividere in un libro l’esperienza di un viaggio. Sia come lettore di viaggi altrui sia come narratore delle mie esperienze.

lorenzo-franchini-patagonia-in-px-2

Ha Ha, risposta da scrittore… giusto, le risposte sono personali!

Cosa ti ha insegnato questo viaggio?

Mi ha insegnato che il detto “mai dire mai” è una verità assoluta.

Quando oltre un anno prima di partire per la Patagonia venni a sapere che alcuni amici pensavano di organizzare questo viaggio, per via degli impegni di lavoro e famiglia non ci pensavo nemmeno lontanamente di potervi prendere parte.

Poi però inaspettatamente alcune situazioni si sono disposte nella giusta maniera e così ho potuto regalarmi quello che ad oggi è stato il mio “viaggio della vita”.

Patagonia-in-vespa

Che viaggio hai in mente per il futuro?

Le idee non mancano, quello che manca è il tempo ….

Viaggiare in Vespa se non si hanno esigenze particolari e ci si accontenta, tutto sommato non è particolarmente dispendioso.

Oggi però tocca fare i conti anche con l’instabilità di tante zone calde del pianeta.

Fino a pochi anni fa la Tunisia era l’Africa fuori dalla porta di casa, da Genova in 24 ore di traghetto si sbarcava in un altro continente dal grande fascino, si poteva lambire il Sahara e calarsi in una realtà affascinante.

Oggi si rischia di tornare a casa con la testa sotto braccio. Allora l’attenzione si sposta su mete più tranquille riguardo gli aspetti socio-politici.

Da un po’ di tempo l’idea che mi frulla in testa è di andare in Vespa per la terra del ghiaccio e del fuoco: l’Islanda!

Patagonia-in-vespa

''Ed allora oggi cosa fai ? Come passi il tempo? Insomma Lorenzo Franchini giù dalla Vespa cosa fa?''

Ho un mio laboratorio dove realizzo decorazioni pubblicitarie (nel concreto mi occupo della decorazione di autoveicoli e vetrine di negozi, insegne e lavori di cartellonistica).

Sono sposato e ho due figli, pure loro vespisti… anche perché non hanno dovuto far altro che attingere dal garage di papà.

E continuo a scrivere, per la rivista Mototurismo collaboro scrivendo articoli riguardanti “cose vespistiche” ed sono tester per i nuovi due ruote di casa Piaggio.

Inoltre curo personalmente un paio di blog vespistici: “Chilometri di Parole in Vespa!” è online già da diversi anni e tratta di “letteratura vespistica”, ovvero della catalogazione e promozione di libri in cui la Vespa sia protagonista o personaggio del racconto, principalmente narrativa di viaggio (Bettinelli è il mattatore, ça va sans dire!), ma non solo,ci sono anche romanzi gialli, noir e di narrativa.
L’altro mio blog è più recente, “Vespa Art & News”  nel quale tratto la diffusione di notizie prese dal Web di tutto quanto c’è di culturale legato alla Vespa, quindi arte (pittura e scultura), fotografia, cinema, moda, teatro, musica ecc. ecc.

 

 

 

Bene Lorenzo, e per fare un riassunto della tua bellissima storia ecco un tuo video realizzato da Daniele Ciccone !

Ti ringrazio davvero tanto per la tua bellissima storia e per averci raccontato del tuo viaggio avventura!

 

A presto anche a te, caro il mio lettore perché stiamo preparando una megasorpresona anche per te!

Arte, Vespa, Legno le parole chiave… non ti dico di più!

Seguici sui social perché sveleremo tutto in rete….

Ciao e a presto!

Ah dimenticavo… dimmi cosa pensi dell’articolo ovviamente, voglio sapere tutto dei tuoi viaggi in Vespa…

 

Condividi!