Pericolo #1: la segnaletica orizzontale scivolosa
Una della maggiori insidie per chi viaggia su due ruote, ciclisti compresi, è la vernice utilizzata comunemente in Italia per produrre la segnaletica orizzontale.
Le strisce pedonali in particolare! Purtroppo nella nostra nazione viene adoperato un composto particolarmente scivoloso, il quale produce un’aderenza molto più bassa rispetto all’asfalto circostante.
Il problema si accentua fino a diventare drammatico quando è presente dell’umidità.
Per la segnaletica orizzontale, esistono ovviamente anche vernici non scivolose, ma costano di più… a buon intenditore poche parole!
Transitare sulla vernice inumidita dalla pioggia o dalla foschia non è molto diverso dal guidare sul nevischio. In sostanza gli spazi di arresto si allungano moltissimo e in mancanza dell’ABS è facile che le ruote si blocchino producendo una caduta. Può anche capitare di incontrare un attraversamento pedonale proprio durante una curva, e anche in questo caso si rischia di perdere aderenza finendo sull’asfalto. Allo stesso modo diventa rischioso accelerare con vigore mentre ci si trova su uno strato di vernice stradale: il rischio è quello che il motoveicolo si intraversi in stile “supermotard”!
Peccato che ciò avvenga in maniera del tutto involontaria!
Come fare, dunque, per affrontare questo assurdo, e frequente, pericolo cittadino?
1) Moderare la velocità quando piove o c’è umidità.
2) Cercare di transitare fra una striscia pedonale e l’altra, evitando dunque di passare proprio sopra di esse.
3) Avvistare gli attraversamenti con anticipo al fine di adeguare la propria velocità e la propria traiettoria.
4) Frenare il meno possibile e prediligere il freno posteriore.
5) Piegare il motoveicolo il meno possibile in curva e nei cambi di direzione, ossia utilizzare molta dolcezza e moderare la velocità.
6) Evitare brusche accelerazioni per evitare intraversamenti e slittamenti.
7) Mantenere le distanze di sicurezza per evitare di ritrovarsi a frenare bruscamente e inaspettatamente proprio sulle strisce pedonali. Inoltre, mantenendo la distanza di sicurezza dai veicoli che precedono si ottiene un campo visivo più ampio e gli eventuali pericoli possono essere scorti con maggiore anticipo.
8) Curvando sulle strisce pedonali utilizzare la tecnica del controbilanciamento per gestire al meglio l’eventuale perdita di aderenza.
Il punto n.8 consiste nel piegare il busto dalla parte opposta rispetto alla curva in maniera tale da spostare il baricentro del sistema moto-pilota verso l’esterno. Più il baricentro è situato verso l’esterno della curva e più sarà probabile riuscire a recuperare un’eventuale perdita di aderenza delle ruote. Nelle situazioni particolarmente scabrose si può ricorrere anche alla classica tecnica del piede a terra!
Prendiamo esempio dagli appassionati di fuoristrada:
Chi pensasse di risolvere il problema cambiando modello di pneumatici, sappia che purtroppo non servirebbe a niente! A meno che non intenda montare gomme chiodate!
Altre cose a cui fare attenzione
Vi ricordo che tutta la vernice utilizzata nella segnaletica orizzontale in strada presenta lo stesso problema, indipendentemente dal colore e dalla forma. Oltre alle strisce pedonali abbiamo anche le linee di demarcazione della carreggiata e delle corsie, nonché certi spartitraffico (vedi foto sottostanti).
E secondo voi quali sono le maggiori insidie della guida cittadina? Scrivetemi nei commenti!
Luca Govoni – www.motovita.it