Pericolo #3: tombini, buche, crepe, sabbia, ghiaia! – e chi più ne ha più ne metta! –
In città possiamo trovare concentrati tutti i pericoli presenti nelle strade extraurbane, di montagna, in autostrada ecc. Imparare a gestire bene la guida cittadina permette di cavarsela egregiamente anche in altri contesti, quindi nella mia rubrica, giunta oramai al terzo episodio, voglio prendere in considerazione gli ultimi spauracchi dei motociclisti/scooteristi/ciclisti urbani.
Partiamo dai maledetti tombini in stile tipicamente italiano, ossia sistemati più in alto o più in basso rispetto all’asfalto circostante, nonché -ovviamente- di puro metallo viscido. Per farvi arrabbiare un pochino, dovete però sapere che all’estero sono realizzati perfettamente a filo dell’asfalto e che spesso presentano addirittura un coperchio ricoperto di materiale antiscivolo (tutto questo viene fatto appositamente per salvaguardare ciclisti e motociclisti).
In Italia dobbiamo al contrario imparare a convivere con situazioni a volte paradossali e l’unica cosa che può aiutarci è la piena consapevolezza di ciò che stiamo facendo.
I tombini sono minacciosi per due motivi:
1) sporgono dall’asfalto di parecchi centimetri, o al contrario sono delle vere e proprie buche;
2) essendo fatti di metallo, diventano estremamente viscidi in presenza di umidità.
Bene, detto questo passiamo alla tecnica di guida che permette di affrontarli nel miglior modo possibile. Ancora una volta si tratta di limitare la velocità! So che non ne potete più di sentirvelo ripetere, ma le cose stanno così e non posso farci niente! In secondo luogo, quando ci si trova improvvisamente a transitare sopra un tombino, è bene non fare nulla di avventato. Cercare di schivarlo all’ultimo momento potrebbe provocare conseguenze nefaste come la perdita di aderenza degli pneumatici o l’investimento da parte di un automobilista/motociclista che proprio in quel momento stia cercando di sorpassarvi (cosa sbagliatissima, naturalmente).
Quindi niente frenate improvvise, manovre repentine e men che meno frenate brusche! La perdita di aderenza è dietro l’angolo, specialmente se c’è dell’umidità. Non potendo avvistare il tombino da lontano e impostare la relativa traiettoria di schivamento, io vi consiglio di centrarlo in pieno! Potete magari alzare leggermente il fondoschiena dalla sella per non ricevere un contraccolpo alla colonna vertebrale. Nel centrare il tombino fate molta attenzione a non prendere uno dei suoi terribili spigoli con le ruote dello scooter. Dovete proprio centrarlo in pieno, poiché gli spigoli possono innescare una perdita di aderenza o addirittura forare uno pneumatico.
Può capitare altresì di incontrare tombini mentre si sta percorrendo una curva o una svolta. In tal caso valgono le solite regole: moderare la velocità, evitare frenate e accelerazioni, controbilanciare il peso dello scooter con il proprio corpo ed eventualmente far strisciare il piede interno sull’asfalto.
Le buche vanno affrontate senza troppi patemi, ricordandoci sempre che a volte è meglio centrarle in pieno piuttosto che improvvisare strani dribblaggi.
Le crepe disposte in senso longitudinale sono più preoccupanti.
In determinate circostanze potrebbero provocare intraversamenti dello scooter e/o sbacchettamenti del manubrio. Evitiamo dunque di viaggiare al di sopra di esse. Per scavalcarle consiglio di seguire gli stessi suggerimenti forniti a proposito dei binari del tram. Quando l’asfalto è bagnato bisogna essere particolarmente cauti.
Per quanto concerne la sporcizia presente sul manto stradale come la sabbia, il brecciolino, il fango, le foglie ecc, valgono le stesse precauzioni elencate nel mio primo articolo. Potete affrontare questi elementi esattamente come affrontereste le strisce pedonali bagnate. Perciò niente manovre repentine, frenate violente specialmente con la ruota anteriore, accelerazioni brusche.
Dobbiamo fare molta attenzione poiché accade spesso che la sabbia e il brecciolino si trovino proprio nelle rotatorie. Suppongo che alcune di esse non vengano mai pulite e che dopo i lavori di manutenzione dell’asfalto qualcuno si dimentichi di eliminare gli inevitabili scarti.
Idee, pareri, suggerimenti?